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Trentunesima Notte

Pubblicato su da Infiniti Mondi

Ho questa strana sensazione, e non so se sia soltanto, in verità, una mia paranoia, o se le cose effettivamente stiano così. Ho l'impressione che sia come un tira e molla dove gli altri si avvicinano a me ed io mi allontano poi io mi avvicino agli altri ma questi si allontanano. E con gli "altri" intendo le solite "amiche" che spesso e volentieri vorrei considerare appena conoscenti e a rigor di termine forse in effetti lo sono persino, per quanto mi conoscono, ma sono coloro che mi sono più vicine, per quel che vale.

Intanto è il mattino, anche se fuori è chiaramente buio. Aspetto che si scarichi un film, alle 02:05. In effetti non sono normale, sarà per questo che quando sono io a cercarle loro mi evitano? Tutto questo è strano e la maggior parte del tempo lo ignoro, preferendo vivere nel mio placido mondo ma devo pur ammettere che il mio corpo, purtroppo, è ancora qua. E così la realtà è sempre al limite, agli angoli degli occhi, sul ciglio del mio sguardo, pronta a balzarmi innanzi. Odiosa! Ma quando salta fuori rimpiango affetti che non ho, sogni che non sono realtà. Che poi alla fine sono esattamente come tutti, come ogni ragazzina di 19 anni che dalla vita vuole soprattutto l'amore. E che mi importa che l'amore sia di un ragazzo? a me basterebbe un amico sincero, con cui aprirmi davvero! Bah, sinché non cambio io resterà un sogno, un miraggio...

Nel frattempo sogno il successo, più o meno. Sogni di gloria ad occhi aperti, e d'amore, anche se neanche nei sogni riesco a immaginarmi del tutto la felicità.

Che crudeltà! Che poi, spassionatamente, mi chiedo sul serio perché mai sia così, perché tra tanti propio io debba essere nata "diversa", perché la vita o il dna, o il destino, o il fato o qualsiasi altra cosa sia la causa mia abbia reso quella che sono. Non che non mi piaccia; in realtà, nella mia arroganza (e forse è solo istinto di conservazione) mi considero ben al di sopra della massa: non un genio o chicchessia, solo leggermente superiore ai più. In realtà la mia diversità mi piace abbastanza però mi rendo ben conto di non essere felice. E a questo sembra quasi non vi sia rimedio a meno che io non cambi e non so che tipo radicale di cambiamento dovrei fare e se lo potrei innanzi tutto fare e se, ancor di più, sarei disposta a fare...

A volte penso che sia pure colpa della mia arroganza. Mi hanno detto spesso di possederne molta. Non che io ci creda del tutto, o meglio, so di essere arrogante, ma solo con qualcuno, con quelli che se lo meritano cioè, quelli che, in fin dei conti, sono più arroganti di me. E presuntuosi. Io non credo di essere presuntuosa. E sarò arrogante, forse, ma non sono stupida e se sbaglio, in genere, lo riconosco apertamente e stimo chi è migliore di me. Mentre tanti arroganti non vedono al di là del proprio naso.

Bene. Con questo non so più che scrivere per ingannare il tempo. E sto con l'ansia che mia madre si svegli (come a volte fa) per strillarmi che devo dormire, come fossi ancora una bambina, cosa che non sono! Tanto più che dopo domani ho l'esonero di letteratura italiana. Neanche a dirlo, è ovvio che mi sono ridotta a dover ancora studiare tutto o quasi. E pensare che mi ero ripromessa fermamente di non ridurmi come alla maturità! Ma eccomi qua, esattamente come a giugno se non peggio... Del resto si dice che il lupo perde il pelo ma non il vizio, non che questa sia una giustificazione. Bah, non so neanch'io come faccio ancora a fare sogni di gloria se mi riduco così! Ed è solo lettere! Di sicuro non avrei mai potuto scegliere facoltà come fisica o ingegneria, e non solo perché odio la matematica!

 

Con questo dico a tutto il mondo ciao, ciao, anche se il film non si è ancora scaricato del tutto. :)

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